Lualdi, che con le porte e i sistemi divisori ha saputo reinventare gli spazi creando nuovi possibili scenari dell’interior e ponendosi oltre la tradizionale e codificata produzione di porte, ha riconfermato la sua presenzaalla 3° edizione di BAM Open Air Design, la quattro giorni dedicata al design outdoor tra i prati della Biblioteca degli Alberi di Milano, dal 7 al 10 giugno 2023.
Ideata da COIMA Image all’interno del programma culturale di BAM, in collaborazione con la Fondazione Riccardo Catella, la manifestazione nasce dalla visione di Alida Catella di restituire alla città di Milano un evento che testimonia il cambiamento epocale che stiamo vivendo e che vede nella rigenerazione, nella sostenibilità e nella bellezza il futuro di ognuno di noi.
Uno degli 11 “Red Circle” espositivi della mostra open air ospita l’installazione installazione firmata da Avenue Architects per Lualdi.
L’iconica Shoin celebra la bellezza e la perfezione della natura. Un prisma a base triangolare delimitato da un’alternanza di ante fisse e pivotanti, ricrea una stanza a cielo aperto, in contatto diretto con il suolo e il cielo.
L’esterno, in vetro a specchio, si integra e mimetizza con l’ambiente circostante, riverberando uno spaccato di quotidianità del parco.
Tre porte Shoin pivotanti in vetro trasparente creano una quinta teatrale che consente di accedere a un ambiente intimo e contemplativo.
All’interno, un lato riproduce su vetro 3 immagini Courtesy Mario Carrieri, frutto della sua ricerca artistica incentrata sui fiori, fotografati come “creature”, la cui estrema bellezza si infrange nella loro stessa fatale caducità.
Gli altri due lati a specchio, creano riflessi e sovrapposizioni di persone e immagini, quasi in un gioco di realtà aumentata.
L’installazione interpreta anche simbolicamente la perfezione e le potenzialità di vetro e alluminio, che quest’anno sono centrali nella visione strategica e creativa del brand.
Nell’ambito delle iniziative collaterali organizzate per l’occasione, Lualdi ha preso parte al talk moderato da Francesca Molteni, con gli interventi di Raphael Gualazzi, Chiara Lualdi e Dante Bonuccelli, autore con Avenue Architects dell’installazione.
Un parallelo interessante fra musica e design, in cui la comprensione e la percezione sono due elementi fondamentali nella fruizione artistica, che si tratti di una composizione musicale o di uno spazio progettato. In entrambi i casi emerge un affascinante legame tra l’esperienza sensoriale e l’interpretazione soggettiva.
Nella progettazione degli spazi, architetti e designer si sforzano di proporre un’esperienza unica. L’utilizzo di forme, colori, materiali e luci può influenzare la percezione emotiva e cognitiva delle persone che interagiscono con lo spazio.
Anche la composizione musicale, le note, gli accordi e i ritmi suscitano emozioni, stimolano l’immaginazione e influenzano l’interpretazione da parte dell’ascoltatore in base al proprio bagaglio di emozioni e sensibilità.
È nell’interazione tra interpretazione e percezione che l’arte si manifesta nella sua completezza, offrendo esperienze estetiche e emotive che sono intrinsecamente soggettive e personali.