Considerando la quantità d’acqua necessaria a riempirla, può sembrare un controsenso parlare di risparmio idrico in piscina. Tutti sappiamo che l’acqua è un bene prezioso che va salvaguardato, soprattutto in un’estate tanto torrida da richiedere in molte città il contingentamento idrico.
Nella gestione della piscina è possibile contribuire a preservare le risorse naturali adottando qualche piccolo espediente per risparmiare acqua e ridurre l’impatto energetico senza rinunciare al confort che spesso solo una piscina sa dare.
Può sembrare sorprendente ma la piscina non è l’elemento dell’abitazione che consuma più acqua.
In media il consumo idrico pro capite ammonta a 250 litri al giorno. La manutenzione del giardino costa il 30% dell’acqua di una casa, il bagno il 25%, la toilette un ulteriore 25%. Il riempimento o il rabbocco di una piscina consuma solo lo 0,5% dell’acqua di un’abitazione. Tuttavia, solo perché la piscina consuma meno di altre attività domestiche, non significa che non si possa intervenire per ridurre ulteriormente il consumo.
Per raggiungere questo obiettivo vi sono una serie di soluzioni e buone pratiche volte a ridurre al minimo l’impatto della piscina sul pianeta.
L’evaporazione costa circa il 6% dell’acqua inserita in piscina; coprire la piscina consente di contrastare il fenomeno dell’evaporazione fino al 90%, specie se coadiuvata da una siepe e da una zona ombreggiata. Questo porta evidenti benefici in termini di risparmio idrico e anche di consumi legati all’impianto di filtrazione e di riscaldamento dell’acqua.
Anche un buon sistema di controlavaggio dei filtri contribuisce a recuperare l’acqua di scarto, limitando ancor più il consumo idrico.
Per non sprecare acqua e risparmiare, è sempre bene:
- non riempire mai la piscina in eccesso, l’acqua finirebbe per traboccare al primo utilizzo e perciò andrebbe sprecata
- tenere sempre l’acqua ben bilanciata a livello chimico: in questo modo eviterete di scaricare acqua inquinante
- controllare lo stato delle tubazioni, eventuali perdite e sgocciolamenti possono costare caro
Anche noi nel nostro quotidiano possiamo contribuire al risparmio idrico scegliendo una minipiscina che richiede un volume di acqua limitato, pur garantendo tutti gli optional che la rendono pienamente attraente.
Ma non basta usare poca acqua.
Per evitarne lo spreco, questa va curata con la dovuta manutenzione.
Controllo e pulizia della cartuccia di filtrazione, verifica dei valori di cloro e pH ed eventuale correzione con i prodotti appropriati. Con la regolare cura, utilizzando prodotti specifici per minipiscine come quelli che si possono acquistare nel cofanetto Playa Care Box di Piscine Laghetto, l’acqua sarà sempre perfetta per tutta la stagione, per il massimo del piacere e senza inutili sprechi.
Le minipiscine Playa hanno una capacità che va da 1 a 3 metri cubi di acqua, per questo non richiedono un uso troppo elevato della preziosa risorsa idrica così carente nelle ultime settimane. Inoltre, grazie all’impianto di filtrazione, una volta riempite non devono essere più svuotate fino alla fine della stagione che, nel caso si scelga una versione della vasca con riscaldatore e bolle o nel caso si decidesse di posizionarla in un ambiente protetto, può essere prolungata di almeno un mese. Quindi, una volta avviata, la piscina può essere usata senza problemi e senza sprechi, da aprile a ottobre.